Draco Daatson
Tratto da "Il libro di Draco Daatson" – Parte X
L’esistenza è una tua invenzione, e come tale dipende solo da te;
consciamente o inconsciamente tu disegni le situazioni della tua vita.
Le masse brulicanti immerse nel sonno restano vittime del Caso,
dell’accidente, perché l’essere umano che non sa e non controlla cosa
accade al suo interno, nel suo essere, non può modificare
volontariamente la sua realtà. Crea anche lui la sua esistenza, ma
subendo passivamente la recita allestita dai contenuti del suo
subconscio.
Invece L’Eroe, il semidio – l’uomo sveglio – secondo i greci classici
possedeva un Fato – una missione, diremmo oggi – che puntualmente
realizzava, e nemmeno gli Dei potevano opporvisi. La conquista di un
Destino individuale e la fuga dalle leggi meccaniche cui sottostanno le
masse rappresenta l’autentico Percorso dell’Eroe.
Il Sistema è perfetto così com’è.
L’unico che deve cambiare sei tu!
Esci dal tumultuoso torrente degli eventi e prendine il controllo. Sii
domatore di fiumi. Nell’accusare il Sistema del tuo fallimento lo stai
idolatrando, gli stai assegnando i poteri di un Dio, ti inginocchi ai
suoi piedi, ti pieghi al suo volere, ne diventi schiavo. In altre
parole: stai facendo il suo gioco, ne sei complice. Dare la colpa per
quanto ti accade a qualcuno che non sei tu, significa trasferire la
Forza da te a lui.
La svolta consiste nell’attribuirti ogni responsabilità per ogni evento
che ti coinvolge, bello o brutto che sia.
Il Sistema è tarato sul livello di coscienza delle masse. Il cibo, la
medicina, le leggi, l’istruzione... tutto è pensato per gestire la
coscienza di massa. Il Sistema è perfetto, così come l’Universo è
perfetto. La responsabilità di uscire dal Sistema è solo tua, si trova
interamente nelle tue mani, non in quelle del Sistema. Ma se vuoi essere
libero devi esserlo rispetto ai tuoi stessi meccanismi interiori, non
rispetto a qualcuno che si trova là fuori. Là fuori ci sono solo le tue
proiezioni, i tuoi sogni, i tuoi incubi.
Non c’è guerra più santa di quella condotta verso i propri meccanismi
limitanti. Una guerra silenziosa, fatta di AUTO-OSSERVAZIONE... una
partita a scacchi con se stessi.
Se tu sei infelice a causa del Sistema, allora il Sistema è più forte di
te; e se è più forte di te non puoi vincerlo. Quando cominci a sentire
nella carne che sei interamente tu la causa di tutto ciò che avviene
nella tua vita, allora tu diventi più forte del Sistema e decidi della
tua felicità indipendentemente da come esso è strutturato in un dato
periodo storico.
Abbandona la descrizione rovesciata del mondo che viene inculcata sin da
tenere età nei cuccioli appartenenti alle masse del pianeta. La causa è
all’interno e l’effetto è all’esterno, non viceversa. Non stai male
perché il mondo è brutto, ma il mondo sembra brutto perché tu stai male.
Il Sistema di cui sei schiavo vuole fortemente che tu continui a
lamentarti di lui e se tu iniziassi a combatterlo sarebbe ancora più
contento. Nel lamentarti gli riconosci potere. La lamentela è la
preghiera che gli rivolgi tutti i giorni, nel lamentarti lo stai
pregando come si prega un idolo.
Non lasciare che la tua coscienza si spappoli schiacciata
tra passato e futuro.
Non c’è danno più grave per il tuo essere che lasciar dipendere la tua felicità da qualcun altro che non sei tu.
Divieni
Re e un regno ti sarà dato. La regalità dell’essere precede, non segue,
l’attribuzione di un regno. Se non hai niente è perché non sei nessuno,
perché non sei ancora interiormente INTEGRO, centrato nell’Istante presente.
Vivi nel passato e nel futuro e questo disperde la tua Forza, il tuo Vril.
L’uomo ignorante ragiona al contrario: crede di non essere nessuno perché
non possiede niente, e pensa di poter ovviare alla sua nullità interiore
cominciando a possedere qualcosa (una macchina, una casa, una laurea, un
lavoro rispettabile, un amore...). Ma si inganna: se non è nessuno, resterà
nessuno anche dopo l’acquisizione di oggetti esterni o il raggiungimento di
traguardi.
Se non è nessuno, prima o poi perderà tutto ciò che ha accumulato.
C’è un modo per affrancarsi dalla servitù. Sii INCORRUTTIBILE. Sii INTEGRO.
In altri termini, non sottostare alla corruzione del tempo come usano fare
le masse inconsapevoli. Non lasciare che la tua coscienza si spappoli
schiacciata tra passato e futuro. Gli unici ostacoli che incontri sono
quelli che stai edificando tu ogni giorno della tua vita, prigioniero
dell’eterno ritorno.
Distaccati dalla tiepidezza rassicurante della moltitudine e capovolgi di
360 gradi la tua prospettiva.
Draco Daatson