Angelo Fancello
Germogli
Vorrei, una mattina, svegliarmi da illusori sogni sentire alle spalle un paio d'ali bianche come neve al centro del mio essere un' eterea nebulosa luce che dona silenzio e pace tutt'intorno, sogno di prendere per mano il bimbo nero che piange in cerca di puro latte, non vuol altro che crescere, camminare scoprendo la vita.
Vorrei incontrare un maestro, umile come l'infinito Amore, toccare il suo mantello e sentire trasmutare il fardello del mio dolore in colombe color arcobaleno e, allora, forse, esploderà il mio cuore e scintille come dardi di eterea luce illumineranno tanti punti neri.
Vorrei amare il sentiero come un bimbo ama la vita senza sapere dove va. Qualsiasi sentiero è illusione mio Signore, eppure ogni giorno siamo qualcuno e ogni giorno giudichiamo.
Vorrei non sognare la vita ma vivere un sogno, e, a quel punto, il leone stesso si metterà da parte per lasciar passare l'Agnello.
Mare
Son carezze lo sciabordare delle onde
brezza di gioia la tua bellezza
Mare ringrazio
ed io sono il ringraziare
Narciso
Narciso, sia gioia il tuo sorriso
non tesa vanità
liberalo per tutti
sia altezza che niente acquista
vacuità insostenibile
fonde una montagna in quel dare.
Incantesimi Spontanei
In un attimo le nuvole si separan lentamente, prendi fiato,
sono favole che ci giostran dolcemente.
Terso il cielo or s’espande elargendo carezze di calore e assaggi di benessere... così tu, senza scopi o domande, crei stupore, paesaggi,
culle dell’essere.
Dolce è lo spontaneo giocoso aprirsi e senza logiche immagini si libra il nostro vivere... questo è l’istantaneo gioioso capirsi...
son dediche persuasimi! ...non vedi? ...è tutto un ridere!
Sorpresa, felicità, leggiadra voluttà, come un ansimo che nasce dal piacere del contatto senza attesa, si usa dire "sarà quel che sarà", desto l’animo pasce nell’avere non astratto.
Nel mistero c’è il cercare, nel soffrire un messaggio non è un mero calcolare ma capire il miraggio di pensieri, illusioni, limiti, emozioni.
Se tu apri le tue mani, il tuo cuore ed il tuo sguardo...
...tristi atri son lontani, è l’amore non baluardo di prigioni, paure, sofferenze immature.
Silenzio!
Guardami, baciami
lascia che sia
l’incantesimo spontaneo dell’essenza natia.